Tra la fine degli anni Settanta e la fine degli Ottanta l'Italia ha conosciuto una stagione di terrorismo politico ed eversivo, condotto da vari gruppi e organizzazioni con metodi, motivazioni e interessi diversi e talvolta contrapposti.
La strage di Bologna, compiuta la mattina di sabato 2 agosto 1980 alla stazione ferroviaria di Bologna, è uno degli atti terroristici più gravi avvenuti in Italia nel secondo dopoguerra, da molti indicato come uno degli ultimi atti della strategia della tensione. Come esecutori materiali furono individuati dalla magistratura alcuni militanti di estrema destra, appartenenti ai NAR. Nell'attentato rimasero uccise 85 persone ed oltre 200 rimasero ferite. La strage di piazza Fontana viene da molti ritenuta, convenzionalmente, l'inizio del periodo passato alla storia in Italia come strategia della tensione: il 12 dicembre 1969 alle ore 16:37 una bomba scoppiò nella sede della Banca Nazionale dell'Agricoltura in piazza Fontana a Milano, uccidendo 17 persone (14 sul colpo) e ferendone altre ottantotto. La strage dell'Italicus fu un attentato terroristico compiuto nella notte del 4 agosto 1974 a San Benedetto Val di Sambro, in provincia di Bologna: una bomba ad alto potenziale esplose alle 1:23 nella vettura 5 dell'espresso Roma-Monaco di Baviera via Brennero, uccidendo 12 persone e ferendone 48.
In quanto al terrorismo internazionale, nel 1973 la strage di Fiumicino fu un attentato terroristico palestinese che il 17 dicembre 1973 colpì l'aeroporto di Roma-Fiumicino, uccidendo un totale di 32 persone e ferendone oltre 15. Gli attentati mafiosi principali si ebbero nel 1992, quando a Capaci (23 maggio) persero la vita il giudice Giovanni Falcone insieme alla moglie, e a tre agenti della scorta, e in via D'Amelio (19 luglio) a Palermo in cui persero la vita il giudice Paolo Borsellino e 5 agenti della sua scorta
La strage di Bologna, compiuta la mattina di sabato 2 agosto 1980 alla stazione ferroviaria di Bologna, è uno degli atti terroristici più gravi avvenuti in Italia nel secondo dopoguerra, da molti indicato come uno degli ultimi atti della strategia della tensione. Come esecutori materiali furono individuati dalla magistratura alcuni militanti di estrema destra, appartenenti ai NAR. Nell'attentato rimasero uccise 85 persone ed oltre 200 rimasero ferite. La strage di piazza Fontana viene da molti ritenuta, convenzionalmente, l'inizio del periodo passato alla storia in Italia come strategia della tensione: il 12 dicembre 1969 alle ore 16:37 una bomba scoppiò nella sede della Banca Nazionale dell'Agricoltura in piazza Fontana a Milano, uccidendo 17 persone (14 sul colpo) e ferendone altre ottantotto. La strage dell'Italicus fu un attentato terroristico compiuto nella notte del 4 agosto 1974 a San Benedetto Val di Sambro, in provincia di Bologna: una bomba ad alto potenziale esplose alle 1:23 nella vettura 5 dell'espresso Roma-Monaco di Baviera via Brennero, uccidendo 12 persone e ferendone 48.
In quanto al terrorismo internazionale, nel 1973 la strage di Fiumicino fu un attentato terroristico palestinese che il 17 dicembre 1973 colpì l'aeroporto di Roma-Fiumicino, uccidendo un totale di 32 persone e ferendone oltre 15. Gli attentati mafiosi principali si ebbero nel 1992, quando a Capaci (23 maggio) persero la vita il giudice Giovanni Falcone insieme alla moglie, e a tre agenti della scorta, e in via D'Amelio (19 luglio) a Palermo in cui persero la vita il giudice Paolo Borsellino e 5 agenti della sua scorta
fonti: wikipedia, Terrorismo in Italia, Strage di piazza Fontana, Strage dell'Italicus, Strage di Bologna, Strage di Fiumicino (1973) - foto: Bologna, ala della stazione colpita dall'attentato (2 agosto 1980), wikimedia commons
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