Ci sono paesi dove è prevista la pena di morte per reati considerati gravi, come omicidio e alto tradimento; altri, invece, dove ritengono possibile la pena capitale anche per l'esecuzione di altri crimini violenti, come la rapina o lo stupro, o legati al traffico di droga; in alcuni paesi è prevista perfino per reati di opinione come l'apostasia e per orientamenti e comportamenti sessuali come l'omosessualità o l'incesto.
Almeno 778 persone sono state messe a morte in tutto il mondo nel 2013. Questo dato non comprende le migliaia di persone messe a morte in Cina, dove la pena capitale è considerata segreto di stato. Con l'eccezione della Cina, quasi l'80% di tutte le esecuzioni è stato registrato in tre paesi: Iran, Iraq e Arabia Saudita. Nella classifica dei principali paesi responsabili del maggior numero di esecuzioni al mondo, figurano anche gli Usa e la Somalia.
Nel 2013, le esecuzioni sono aumentate del 15% rispetto al 2012. In Iran, con almeno 369 esecuzioni ufficialmente confermate, le esecuzioni sono cresciute del 15%; secondo fonti attendibili, sarebbero quasi il doppio, circa 700. Almeno 169 persone sono state messe a morte in Iraq per accuse vaghe di terrorismo, oltre il 30% in più rispetto al 2012. L'Arabia Saudita ha messo a morte almeno 79 persone, tra cui tre minorenni al momento del reato. Quattro paesi hanno ripreso le esecuzioni nel 2013: Indonesia, Kuwait, Nigeria e Vietnam. Nonostante questi passi indietro, sono evidenti i progressi verso l'abolizione. Negli ultimi 20 anni, il numero di paesi che eseguono condanne a morte è diminuito da 37 nel 1994 a 22 nel 2013.
Almeno 778 persone sono state messe a morte in tutto il mondo nel 2013. Questo dato non comprende le migliaia di persone messe a morte in Cina, dove la pena capitale è considerata segreto di stato. Con l'eccezione della Cina, quasi l'80% di tutte le esecuzioni è stato registrato in tre paesi: Iran, Iraq e Arabia Saudita. Nella classifica dei principali paesi responsabili del maggior numero di esecuzioni al mondo, figurano anche gli Usa e la Somalia.
Nel 2013, le esecuzioni sono aumentate del 15% rispetto al 2012. In Iran, con almeno 369 esecuzioni ufficialmente confermate, le esecuzioni sono cresciute del 15%; secondo fonti attendibili, sarebbero quasi il doppio, circa 700. Almeno 169 persone sono state messe a morte in Iraq per accuse vaghe di terrorismo, oltre il 30% in più rispetto al 2012. L'Arabia Saudita ha messo a morte almeno 79 persone, tra cui tre minorenni al momento del reato. Quattro paesi hanno ripreso le esecuzioni nel 2013: Indonesia, Kuwait, Nigeria e Vietnam. Nonostante questi passi indietro, sono evidenti i progressi verso l'abolizione. Negli ultimi 20 anni, il numero di paesi che eseguono condanne a morte è diminuito da 37 nel 1994 a 22 nel 2013.
fonti: wikipedia, Pena di morte; amnesty international, La pena di morte nel 2013 - immagine: Distribuzione della pena di morte nel mondo, amnesty international
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