5 marzo 2014

il reato più diffuso in Italia

Che in Italia ci sia il problema del sovraffollamento delle carceri è tristemente noto. La Corte europea dei diritti dell’uomo ha condannato l’Italia per il trattamento dei suoi detenuti, costretti in spazi ridottissimi, poco tempo o totale mancanza dell'ora d'aria, condizioni igienico-sanitarie degradanti, spazi comuni insufficienti e inefficienti possibilità per il detenuto di esercitare i propri diritti.
Il tasso di detenzione per 100.000 abitanti è pari a 112,6 in Italia, a 127,7 in Europa, a 156 nel mondo. Al 31 dicembre 2011 erano detenute nelle carceri italiane 66.897 persone. Il numero di detenuti presenti è di gran lunga superiore alla capienza regolamentare, fissata a 45.700 posti. La maggior parte dei detenuti entrati nelle carceri nel 2011 (76.982) è in attesa di giudizio, mentre soltanto il 10% circa ha una condanna definitiva.
Dai dati Istat sulle condanne con sentenza definitiva nel periodo 2000-2011, emerge che le violazioni della normativa sugli stupefacenti rappresentano la tipologia più diffusa di reati per i detenuti presenti (27.459). Seguono i reati contro il patrimonio, per i quali si contano 17.285 detenuti che hanno commesso rapine e 13.109 furto.
Il 95,8% dei detenuti è di sesso maschile: si tratta di una quota stabile nel corso del tempo. Cresce al 36% la percentuale dei detenuti stranieri (era il 29% nel 2000). Tra i detenuti entrati in carcere dallo stato di libertà gli stranieri rappresentano il 43%.

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