Transparency international è un'associazione che combatte la corruzione in un’ottica internazionale, anche analizzando e studiando il fenomeno, le sue cause e i suoi effetti, al fine di elaborare risoluzioni e strumenti che ne possano eliminare o ridurre l’incidenza.
L'Indice della corruzione percepita è uno di questi strumenti: determina la percezione della corruzione nel settore pubblico e nella politica in numerosi Paesi nel mondo, attribuendo a ciascuna Nazione un voto che varia da 0 (massima corruzione) a 100 (assenza di corruzione). Si tratta di un indice composito, ottenuto sulla base di varie interviste/ricerche somministrate ad esperti del mondo degli affari e a prestigiose istituzioni. La metodologia viene modificata ogni anno al fine di riuscire a dare uno spaccato sempre più attendibile delle realtà locali. Le ricerche vengono svolte da Università o Centri di Studio, su incarico di Transparency International. Dall'ultima edizione, del 2014, risultano Somalia e Corea del Nord, a pari merito, al 174° posto, con un punteggio di 8/100, i Paesi con la maggiore corruzione percepita. Sudan e Afghanistan li precedono di poco, con punteggi di 11 e 12 su 100. Danimarca, Nuova Zelanda e Finlandia i tre migliori Paesi, dove la corruzione percepita risulta più bassa con indici di 92, 91 e 89 su 100. L'Italia,con un punteggio di 43/100, staziona intorno alla metà della classifica, al 69° posto assieme a Grecia, Romania, Bulgaria, Brasile, Senegal e Swaziland.
L'Indice della corruzione percepita è uno di questi strumenti: determina la percezione della corruzione nel settore pubblico e nella politica in numerosi Paesi nel mondo, attribuendo a ciascuna Nazione un voto che varia da 0 (massima corruzione) a 100 (assenza di corruzione). Si tratta di un indice composito, ottenuto sulla base di varie interviste/ricerche somministrate ad esperti del mondo degli affari e a prestigiose istituzioni. La metodologia viene modificata ogni anno al fine di riuscire a dare uno spaccato sempre più attendibile delle realtà locali. Le ricerche vengono svolte da Università o Centri di Studio, su incarico di Transparency International. Dall'ultima edizione, del 2014, risultano Somalia e Corea del Nord, a pari merito, al 174° posto, con un punteggio di 8/100, i Paesi con la maggiore corruzione percepita. Sudan e Afghanistan li precedono di poco, con punteggi di 11 e 12 su 100. Danimarca, Nuova Zelanda e Finlandia i tre migliori Paesi, dove la corruzione percepita risulta più bassa con indici di 92, 91 e 89 su 100. L'Italia,con un punteggio di 43/100, staziona intorno alla metà della classifica, al 69° posto assieme a Grecia, Romania, Bulgaria, Brasile, Senegal e Swaziland.
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