6 maggio 2015

la manifestazione più grande della storia

Le manifestazioni sono di solito utilizzate per mostrare un punto di vista (sia positivo che negativo) a proposito di un problema pubblico, specialmente a proposito di reclami o diseguaglianze sociali. Una manifestazione solitamente viene considerata di maggior successo se vi partecipa un maggior numero di persone.
Negli ultimi anni, soprattutto, la partecipazione alle manifestazioni - dalle primavere arabe alle proteste occidentali contro la globalizzazione - è aumentata di molto in ogni parte del mondo. Le manifestazioni anti-Morsi iniziate il 30 giugno 2013 in Egitto, con 14 milioni di partecipanti nei vari luoghi del Paese, hanno raggiunto il più alto numero di persone mai coinvolte in un evento politico «nella storia dell'umanità» (definizione della BBC).
L'11 gennaio 2015 almeno due milioni di persone nelle strade e quattro in tutta la Francia hanno manifestato contro il terrorismo islamico dopo l'attentato nella redazione di Charlie Hebdo. Nell'Italia repubblicana, nel 2002 giungeva a compimento l’offensiva di Governo e Confindustria contro l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, che stabiliva il diritto al reintegro sul posto di lavoro in caso di licenziamento senza giusta causa. La CGIL, dopo il XIV Congresso di Rimini (febbraio 2002), organizzò il 23 marzo 2002 la più grande manifestazione della storia italiana, con tre milioni di partecipanti al Circo Massimo di Roma.

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