16 luglio 2014

la costa più illegale d'Italia

Ogni anno l’ufficio Ambiente e Legalità, l’ufficio Scientifico e l’ufficio Territorio di Legambiente curano la pubblicazione del dossier “Mare monstrum”, in cui si analizza la pressione dei fenomeni d’illegalità che riguardano il mare e le coste del nostro Paese. I reati principali quelli di abuso edizilio sul demanio, inquinamento da idrocarburi, pesca di frodo e infrazioni nautiche.
Dall'ultimo dossier “Mare monstrum 2013”, sommando i reati la regione con il mare più illegale è la Campania, con 2.101 infrazioni accertate (15,5% del totale); segue la Sicilia con 1.959 infrazioni (14,5%), quindi la Puglia con 1.732 infrazioni (12,8%). Compaiono poi in classifica Calabria, Sardegna, Lazio, Liguria, Toscana, Emilia Romagna e Marche. Abruzzo, Molise e Basilicata occupano gli ultimi posti. In quanto a densità di infrazioni, in Campania ce ne sono 4,5 per km, in Emilia Romagna 3,9 e in Molise 3,4. Sicila, Basilicata e Sardegna hanno la densità più bassa di infrazioni per chilometro.
Leggendo i dati in base alle tipologie di reato, Sicilia, Campania e Sardegna guidano la classifica dell'abusivismo sul demanio. Campania, Liguria e Toscana al top per le violazioni al codice della navigazione; Calabria, Campania e Sardegna hanno il mare più inquinato e Sicilia, Puglia e Campania le prime tre regioni per la pesca di frodo.

fonti: legambiente, Dossier "Mare monstrum 2013" - foto: Bari, abbattimento degli edifici di Punta Perotti, wikimedia commons

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