Dal 2007 al 2014, in Europa la percentuale di disoccupati è aumentata del 3%; solo Polonia, Malta e Germania hanno visto diminuire la loro percentuale di disoccupati. L'Italia è diventato il paese con la più alta percentuale di giovani che non lavorano e non studiano; in tutte le Regioni italiane c’è stato un aumento della disoccupazione, che nel 35% dei casi è stato superiore alla media europea.
In merito al rapporto percentuale tra le persone in cerca di lavoro e la corrispondente forza lavoro, record negativo per la Calabria, che quasi raddoppia (12 vs 6,6). Seguono la Campania e la Puglia, con variazioni del 10,05% e 10,04%. Quindi Sicilia e Sardegna. Il Nord-Est sembra aver retto meglio all’impatto della crisi. Le ultime tre posizioni in classifica spettano infatti a Friuli-Venezia Giulia, Veneto e Trentino-Alto Adige che rispettivamente hanno visto il loro tasso di disoccupazione aumentare di 4,96, 4,01 e 4 punti percentuali.
In merito al rapporto percentuale tra le persone in cerca di lavoro e la corrispondente forza lavoro, record negativo per la Calabria, che quasi raddoppia (12 vs 6,6). Seguono la Campania e la Puglia, con variazioni del 10,05% e 10,04%. Quindi Sicilia e Sardegna. Il Nord-Est sembra aver retto meglio all’impatto della crisi. Le ultime tre posizioni in classifica spettano infatti a Friuli-Venezia Giulia, Veneto e Trentino-Alto Adige che rispettivamente hanno visto il loro tasso di disoccupazione aumentare di 4,96, 4,01 e 4 punti percentuali.
fonti: openpolis, MiniDossier Openpolis sul lavoro: “Piove sempre sul bagnato” - foto: izquierda unida
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