Nel corso del 2013 in Italia si sono consumati 502 omicidi volontari, in diminuzione (-4,9 per cento) rispetto ai 528 del 2012, ma su questo dato statistico permane l’incertezza dovuta alla possibilità che siano classificati come omicidi dolosi le morti di 366 migranti (a seguito dell’evento criminoso che ha causato il naufragio del 3 ottobre 2013 in prossimità di Lampedusa: ciò porterebbe al contrario a un fortissimo aumento, del 64,4 per cento rispetto all’anno precedente).
Dai primi anni Novanta, il dato degli omicidi in Italia è in costante calo e - attestatosi su 0,83 omicidi per 100 mila abitanti - pone il Paese al di sotto della media calcolata sul complesso dei 28 paesi Ue di 1,0 omicidi per 100 mila residenti (Lituania, Lettonia e Estonia i peggiori).
Il dato medio italiano, 0,83 omicidi volontari consumati per 100 mila abitanti nel 2013, risulta da una sintesi di situazioni scarsamente omogenee. I livelli meno elevati si registrano nel Nord-est (0,45 omicidi per 100 mila abitanti), seguito dal Nord-ovest e dal Centro (0,59 e 0,77 rispettivamente). L’unica ripartizione sopra la media nazionale risulta il Mezzogiorno (1,27). A livello regionale, la Calabria è caratterizzata dal valore più elevato (2,44 omicidi per 100 mila abitanti), seguita a distanza da Campania, Sicilia, Puglia e Sardegna, con valori compresi tra 1,32 e 1,09 omicidi consumati per 100 mila residenti. Il valore più basso, dopo la Valle d’Aosta in cui non ci sono stati omicidi volontari, si registra invece in Veneto (0,24).
Dai primi anni Novanta, il dato degli omicidi in Italia è in costante calo e - attestatosi su 0,83 omicidi per 100 mila abitanti - pone il Paese al di sotto della media calcolata sul complesso dei 28 paesi Ue di 1,0 omicidi per 100 mila residenti (Lituania, Lettonia e Estonia i peggiori).
Il dato medio italiano, 0,83 omicidi volontari consumati per 100 mila abitanti nel 2013, risulta da una sintesi di situazioni scarsamente omogenee. I livelli meno elevati si registrano nel Nord-est (0,45 omicidi per 100 mila abitanti), seguito dal Nord-ovest e dal Centro (0,59 e 0,77 rispettivamente). L’unica ripartizione sopra la media nazionale risulta il Mezzogiorno (1,27). A livello regionale, la Calabria è caratterizzata dal valore più elevato (2,44 omicidi per 100 mila abitanti), seguita a distanza da Campania, Sicilia, Puglia e Sardegna, con valori compresi tra 1,32 e 1,09 omicidi consumati per 100 mila residenti. Il valore più basso, dopo la Valle d’Aosta in cui non ci sono stati omicidi volontari, si registra invece in Veneto (0,24).
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