Sono innumerevoli le opportunità digitali in attesa di essere sbloccate a vantaggio dei cittadini e delle imprese europei. Dagli acquisti allo studio online, al pagamento delle bollette o all'utilizzo di servizi pubblici: internet è la risposta, ma alle giuste condizioni.
Sono queste le conclusioni del nuovo indice dell'economia e della società digitali messo a punto dalla Commissione europea e pubblicato sul finire di Febbraio 2015. I dati dimostrano che all'interno dell'UE la digitalizzazione dei paesi non è uniforme e che i confini nazionali continuano a rappresentare un ostacolo a un vero e proprio mercato unico digitale. Il report prende in esame 30 fattori rilevanti, tra i quali connettività, capitale umano, uso di internet, integrazione della tecnologia digitale, servizi pubblici digitali. I risultati variano dai principali protagonisti digitali come la Danimarca (con un punteggio di prestazione digitale pari a 0,67 su un massimo di 1), seguita da Svezia e Olanda, fino ai paesi con le prestazioni più basse come la Romania (con un punteggio pari a 0,31). L'Italia, che si classifica al di sotto della media europea, non sta passando un buon periodo, da questo punto di vista: il Direttore Generale dell’Agenzia per l’Italia Digitale si è dimesso per candidasi in Veneto con il Pd. Il Governo ha aperto un bando di selezione ma non esclude di riorganizzare le strutture. Nella mancanza di un dibattito pubblico, l’Italia è 25° nella classifica dei 28 Stati UE più digitalizzati.
Sono queste le conclusioni del nuovo indice dell'economia e della società digitali messo a punto dalla Commissione europea e pubblicato sul finire di Febbraio 2015. I dati dimostrano che all'interno dell'UE la digitalizzazione dei paesi non è uniforme e che i confini nazionali continuano a rappresentare un ostacolo a un vero e proprio mercato unico digitale. Il report prende in esame 30 fattori rilevanti, tra i quali connettività, capitale umano, uso di internet, integrazione della tecnologia digitale, servizi pubblici digitali. I risultati variano dai principali protagonisti digitali come la Danimarca (con un punteggio di prestazione digitale pari a 0,67 su un massimo di 1), seguita da Svezia e Olanda, fino ai paesi con le prestazioni più basse come la Romania (con un punteggio pari a 0,31). L'Italia, che si classifica al di sotto della media europea, non sta passando un buon periodo, da questo punto di vista: il Direttore Generale dell’Agenzia per l’Italia Digitale si è dimesso per candidasi in Veneto con il Pd. Il Governo ha aperto un bando di selezione ma non esclude di riorganizzare le strutture. Nella mancanza di un dibattito pubblico, l’Italia è 25° nella classifica dei 28 Stati UE più digitalizzati.
fonti: commissione europea, Quanto è digitale il vostro paese?; openpolis, AgID, la vecchia mentalità che ci allontana dall’innovazione - foto: wikimedia commons
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