In occasione della Giornata mondiale dell'Acqua, ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite nel 1992, Cittadinanza Attiva ha diffuso i dati del suo Osservatorio Prezzi e Tariffe per quanto riguarda il costo dell’acqua in Italia, basandosi sulle registrazioni effettuate nel 2014 a livello comunale, provinciale e regionale.
I numeri sono in crescita: +6,6% di spesa rispetto al 2013 e +52,3% rispetto al 2007. Nel 2014 una famiglia italiana ha speso in media € 355 per il servizio idrico integrato, ma ormai in molte zone del Paese più di quanto si spenda in media per l’energia elettrica (€ 513 annui). Le regioni centrali si caratterizzano per tariffe più alte con 468 euro annuali. Le principali variazioni rispetto al 2013 si riscontrano nell’area settentrionale (+6,8%), segue l’area centrale (+6,3%) e quindi quella meridionale (+3,1%). Fra i capoluoghi di provincia, le città più care sono le toscane: Firenze, Pistoia e Prato con € 563 euro, seguono Grosseto e Siena con € 562. Il primato positivo va ad Isernia (€120, tariffa invariata rispetto all’anno precedente); segue Milano con i suoi €136 (ed un aumento dell’8,7%). I maggiori incrementi rispetto all’anno precedente si registrano a Latina e Cuneo (+17%).
A livello regionale il triste primato va alla Toscana: la spesa media in un anno è di €526, con una variazione del 5,6% rispetto al 2013; inoltre, sette delle dieci città più costose sono capoluoghi toscani, la cui spesa è aumentata rispetto al 2013. Non sono da meno le altre regioni centrali: le Marche (€451), con una variazione del 5,1%, e l’Umbria (€ 439) con una variazione del 4,3%.
I numeri sono in crescita: +6,6% di spesa rispetto al 2013 e +52,3% rispetto al 2007. Nel 2014 una famiglia italiana ha speso in media € 355 per il servizio idrico integrato, ma ormai in molte zone del Paese più di quanto si spenda in media per l’energia elettrica (€ 513 annui). Le regioni centrali si caratterizzano per tariffe più alte con 468 euro annuali. Le principali variazioni rispetto al 2013 si riscontrano nell’area settentrionale (+6,8%), segue l’area centrale (+6,3%) e quindi quella meridionale (+3,1%). Fra i capoluoghi di provincia, le città più care sono le toscane: Firenze, Pistoia e Prato con € 563 euro, seguono Grosseto e Siena con € 562. Il primato positivo va ad Isernia (€120, tariffa invariata rispetto all’anno precedente); segue Milano con i suoi €136 (ed un aumento dell’8,7%). I maggiori incrementi rispetto all’anno precedente si registrano a Latina e Cuneo (+17%).
A livello regionale il triste primato va alla Toscana: la spesa media in un anno è di €526, con una variazione del 5,6% rispetto al 2013; inoltre, sette delle dieci città più costose sono capoluoghi toscani, la cui spesa è aumentata rispetto al 2013. Non sono da meno le altre regioni centrali: le Marche (€451), con una variazione del 5,1%, e l’Umbria (€ 439) con una variazione del 4,3%.
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