Mentre in Italia il pil cala senza sosta e la domanda nazionale crolla assieme alla crescita, l'apporto della domanda estera netta (esportazioni meno importazioni) è ancora positivo a conferma che sono le esportazioni l'ancora di salvezza per le aziende italiane.
Nel 2013 le aziende italiane che hanno esportato all'estero sono state 211.756, l'1,3% in più dell'anno precedente. La maggior parte sono "microesportatori", ma quasi 4mila operatori vantano classi di fatturato esportato superiori a 15 milioni di euro e realizzano il 69,1% di vendite sui mercati esteri. Germania e Francia i maggiori destinatari dei nostri prodotti, con quote pari rispettivamente al 12,4% e al 10,8 per cento. Gli Usa sono al terzo posto, con una quota del 6,9%, seguiti da Svizzera (5,2%) e Regno Unito (5%).
Il Centro-Nord italiano in testa alla crescita del "made in Italy" sui mercati mondiali: la quota della Lombardia sulle esportazioni nazionali è stata pari al 27,7%, quella del Veneto al 13,5%, quella dell'Emilia Romagna al 13%, mentre la quota del Piemonte è stata pari al 10,6 per cento. Confrontando i dati annuali su base regionale, il maggiore dinamismo dell'export è quello delle Marche, che segnano nel primo semestre 2013 una crescita del 12,7% rispetto al primo semestre dell'anno precedente. Quindi il Lazio con una crescita del 7,9%, il Piemonte con il 2,1%, l'Emilia-Romagna con l'1,4%, il Veneto con l'1,1% e la Campania con lo 0,2%.
Nel 2013 le aziende italiane che hanno esportato all'estero sono state 211.756, l'1,3% in più dell'anno precedente. La maggior parte sono "microesportatori", ma quasi 4mila operatori vantano classi di fatturato esportato superiori a 15 milioni di euro e realizzano il 69,1% di vendite sui mercati esteri. Germania e Francia i maggiori destinatari dei nostri prodotti, con quote pari rispettivamente al 12,4% e al 10,8 per cento. Gli Usa sono al terzo posto, con una quota del 6,9%, seguiti da Svizzera (5,2%) e Regno Unito (5%).
Il Centro-Nord italiano in testa alla crescita del "made in Italy" sui mercati mondiali: la quota della Lombardia sulle esportazioni nazionali è stata pari al 27,7%, quella del Veneto al 13,5%, quella dell'Emilia Romagna al 13%, mentre la quota del Piemonte è stata pari al 10,6 per cento. Confrontando i dati annuali su base regionale, il maggiore dinamismo dell'export è quello delle Marche, che segnano nel primo semestre 2013 una crescita del 12,7% rispetto al primo semestre dell'anno precedente. Quindi il Lazio con una crescita del 7,9%, il Piemonte con il 2,1%, l'Emilia-Romagna con l'1,4%, il Veneto con l'1,1% e la Campania con lo 0,2%.
fonti: il sole 24 ore, Aumenta la quota italiana sull'export globale. Il Sud arranca; confartigianato emilia romagna, Emilia Romagna terza in Italia per export nel I semestre 2013
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