In Italia, negli ultimi anni, è molto aumentato il rapporto tra leggi approvate e fiducia richiesta per la votazione delle medesime. Con lo strumento della fiducia, il Governo riduce lo spazio di confronto e intervento del Parlamento, indice che la maggior parte della produzione legislativa è di origine governativa.
Questo recente trend è iniziato sotto il terzo Governo Berlusconi, dove 153 leggi approvate con 23 voti di fiducia (15,03%). Da lì in avanti sotto quella percentuale non si è più scesi: il successivo Governo Prodi sfiorò il 35% e sotto il Governo Monti il tasso salì al 45,13%: 113 leggi approvate in via definitiva, con 51 voti di fiducia. Record stracciato però dall’attuale Esecutivo Renzi, che in poco più di sei mesi ha approvato 24 leggi facendo votare al Parlamento 18 volta la fiducia, con un tasso di fiducia per legge approvate del 75%.
Questo recente trend è iniziato sotto il terzo Governo Berlusconi, dove 153 leggi approvate con 23 voti di fiducia (15,03%). Da lì in avanti sotto quella percentuale non si è più scesi: il successivo Governo Prodi sfiorò il 35% e sotto il Governo Monti il tasso salì al 45,13%: 113 leggi approvate in via definitiva, con 51 voti di fiducia. Record stracciato però dall’attuale Esecutivo Renzi, che in poco più di sei mesi ha approvato 24 leggi facendo votare al Parlamento 18 volta la fiducia, con un tasso di fiducia per legge approvate del 75%.
fonti: openpolis, Governo Renzi: una Fiducia dopo l’altra, è record - foto: Matteo Renzi, wikimedia commons
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