Interconnettendo i paesi del mondo attraverso internet, in parallelo alla crescita degli utenti aumentano anche gli attacchi alla sicurezza delle comunicazioni, finalizzati a rubare informazioni o a danneggiare i sistemi. Dove si concentra la maggiore utenza si concentrano inevitabilmente anche gli hacker.
Akamai, fornitore di servizi internet a livello globale, redige periodicamente un rapporto che fotografa lo stato di Internet. Dall'ultima edizione, in quanto alla sicurezza della rete si legge che, in quanto all'origine degli attacchi, la Cina è al primo posto essendo responsabile del 43% degli attacchi registrati nel 2013. Limitandosi all'indirizzo IP, non all'attribuzione effettiva, dietro la Cina si piazzano gli Stati Uniti con il 19% degli attacchi quindi il Canada con il 10%.
Seguono nella classifica Indonesia, Taiwan, Olanda, Russia, Brasile, Romania e Germania. La Turchia, terza nel 2012, è uscita dalla classifica come l'India e l'Italia, rispettivamente all'ottavo e non posto un anno fa.
Akamai, fornitore di servizi internet a livello globale, redige periodicamente un rapporto che fotografa lo stato di Internet. Dall'ultima edizione, in quanto alla sicurezza della rete si legge che, in quanto all'origine degli attacchi, la Cina è al primo posto essendo responsabile del 43% degli attacchi registrati nel 2013. Limitandosi all'indirizzo IP, non all'attribuzione effettiva, dietro la Cina si piazzano gli Stati Uniti con il 19% degli attacchi quindi il Canada con il 10%.
Seguono nella classifica Indonesia, Taiwan, Olanda, Russia, Brasile, Romania e Germania. La Turchia, terza nel 2012, è uscita dalla classifica come l'India e l'Italia, rispettivamente all'ottavo e non posto un anno fa.
fonti: akamai, The Akamai State of the Internet Report; datamanager, Hacker nel mondo, ecco da dove vengono - foto: wikimedia commons
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