ILO (International Labour Office) ha pubblicato un rapporto che comprende una previsione sui livelli globali di disoccupazione e prende in esame i fattori dietro questa tendenza, comprese la persistenza della disuguaglianza e la diminuzione delle quote salariali.
Secondo il rapporto, i giovani lavoratori tra i 15 e i 24 anni sono quelli maggiormente colpiti dalla crisi, con un tasso di disoccupazione globale di quasi il 13 per cento nel 2014 e un ulteriore incremento previsto per i prossimi anni. Tra il 2014 e il 2019 il numero di disoccupati mondiale crescerà da 201.3 milioni a 212 milioni, con percentuali maggiori (superiori al 30% di disoccupazione) concentrate nel Nord Africa, nell'Africa Sub Sahariana e nel Medio Oriente. Tra i Paesi più sviluppati, nei prossimi due anni la disoccupazione scenderà significativamente in UK e in USA, ma anche in Italia ci sarà una lieve flessione, con Francia e Germania che resteranno sostanzialemente stabili.
Secondo il rapporto, i giovani lavoratori tra i 15 e i 24 anni sono quelli maggiormente colpiti dalla crisi, con un tasso di disoccupazione globale di quasi il 13 per cento nel 2014 e un ulteriore incremento previsto per i prossimi anni. Tra il 2014 e il 2019 il numero di disoccupati mondiale crescerà da 201.3 milioni a 212 milioni, con percentuali maggiori (superiori al 30% di disoccupazione) concentrate nel Nord Africa, nell'Africa Sub Sahariana e nel Medio Oriente. Tra i Paesi più sviluppati, nei prossimi due anni la disoccupazione scenderà significativamente in UK e in USA, ma anche in Italia ci sarà una lieve flessione, con Francia e Germania che resteranno sostanzialemente stabili.
fonti: eurodesk, Rapporto ILO sulle Tendenze 2015 nel settore sociale e dell’occupazione; ilo, World Employment and Social Outlook: Trends 2015 - foto: Il Quarto Stato, di Giuseppe Pellizza da Volpedo, wikimedia commons
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