Non basta essere il Paese più analfabeta d'Europa e tra gli ultimi per spese culturali per famiglia, l'Italia è il fanalino di coda in Europa anche per la percentuale di spesa pubblica destinata alla cultura.
Dai dati Eurostat 2013, frutto di uno studio comparativo tra gli stati dell'Unione, con l'1,1% della spesa pubblica dedicato alla cultura - a fronte del 2,2% medio dell'Ue a 27 - l'Italia è all'ultimo posto; al penultimo posto, invece, seguita solo dalla Grecia, per percentuale di spesa in istruzione (8,5% a fronte del 10,9% dell'Ue a 27).
Nessun altro Paese europeo scende sotto l'1,8% di spesa pubblica da destinare alla cultura. Estonia e Lettonia occupano i primi posti in classifica con il 5% e il 4,2%; la Germania dedica a questa voce l'1,8% del budget pubblico, la Francia il 2,5%, la Spagna arriva al 3,3%, il Regno Unito il 2,1.
Dai dati Eurostat 2013, frutto di uno studio comparativo tra gli stati dell'Unione, con l'1,1% della spesa pubblica dedicato alla cultura - a fronte del 2,2% medio dell'Ue a 27 - l'Italia è all'ultimo posto; al penultimo posto, invece, seguita solo dalla Grecia, per percentuale di spesa in istruzione (8,5% a fronte del 10,9% dell'Ue a 27).
Nessun altro Paese europeo scende sotto l'1,8% di spesa pubblica da destinare alla cultura. Estonia e Lettonia occupano i primi posti in classifica con il 5% e il 4,2%; la Germania dedica a questa voce l'1,8% del budget pubblico, la Francia il 2,5%, la Spagna arriva al 3,3%, il Regno Unito il 2,1.
fonti: il fatto quotidiano, Eurostat, “Italia in Europa ultima per spesa destinata alla cultura”; il sole 24 ore, Italia in coda per gli investimenti - foto: wikimedia commons
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