In portoghese chiamano favelas le baraccopoli brasiliane, l'inglese slum viene usato nelle ex colonie britanniche, in Sudafrica si usa il termine township, il francese le chiama bidonville. Pur non essendo sinonimi, perché le condizioni specifiche variano da stato a stato, questi termini indicano gli assemblamenti di baracche alla periferia di grandi agglomerati urbani.
Chi abita nelle baraccopoli, in genere è privo di una o più di queste condizioni: accesso all'acqua, accesso a servizi igienici, spazio vitale sufficiente, qualità/durata delle abitazioni, garanzie del possesso. Per la precarietà insita in questi luoghi, dove i dati sono incerti, l'economia sommersa e le attività spesso illegali, non è possibile stabilire esatte dimensioni e popolazione. Si possono però stimare quali siano le maggiori. Simbolo della baraccopoli sudamericana e tra le più conosciute al mondo, Rocinha, quartiere della Zona Sud della città di Rio de Janeiro, in Brasile, è da più fonti indicata come la favela più grande del mondo. E' una delle 700 favelas che fanno parte della città, da dati censuari che non possono essere che al ribasso ci vivono 70mila abitanti; nel decennio 2000-2010 la popolazione stimata va da 150,000 a 300,000 abitanti.
Reso famoso da Slumdog Millionaire di Danny Boyle, Dharavi, il più grande slum di Mumbai, ha una popolazione stimata che va dai 300,000 abitanti a 1 milione su 217 ettari di superficie. L'economia, perlopiù sommersa, di Dharavi produce tra i 500 e i 650 milioni di dollari l'anno. Soweto è un'area urbana della città di Johannesburg, in Sudafrica. È la più grande township del Sudafrica e ha avuto un ruolo fondamentale nella storia della lotta all'apartheid (si trova lì la prima casa di Mandela, oggi museo). Nel censimento del 2001 la popolazione di Soweto risultava di 896.995 persone. Dopo l'accorpamento con Johannesburg, oggi si stima che a Soweto vivano circa 500,000 abitanti (il 65% della popolazione di Johannesburg).
Chi abita nelle baraccopoli, in genere è privo di una o più di queste condizioni: accesso all'acqua, accesso a servizi igienici, spazio vitale sufficiente, qualità/durata delle abitazioni, garanzie del possesso. Per la precarietà insita in questi luoghi, dove i dati sono incerti, l'economia sommersa e le attività spesso illegali, non è possibile stabilire esatte dimensioni e popolazione. Si possono però stimare quali siano le maggiori. Simbolo della baraccopoli sudamericana e tra le più conosciute al mondo, Rocinha, quartiere della Zona Sud della città di Rio de Janeiro, in Brasile, è da più fonti indicata come la favela più grande del mondo. E' una delle 700 favelas che fanno parte della città, da dati censuari che non possono essere che al ribasso ci vivono 70mila abitanti; nel decennio 2000-2010 la popolazione stimata va da 150,000 a 300,000 abitanti.
Reso famoso da Slumdog Millionaire di Danny Boyle, Dharavi, il più grande slum di Mumbai, ha una popolazione stimata che va dai 300,000 abitanti a 1 milione su 217 ettari di superficie. L'economia, perlopiù sommersa, di Dharavi produce tra i 500 e i 650 milioni di dollari l'anno. Soweto è un'area urbana della città di Johannesburg, in Sudafrica. È la più grande township del Sudafrica e ha avuto un ruolo fondamentale nella storia della lotta all'apartheid (si trova lì la prima casa di Mandela, oggi museo). Nel censimento del 2001 la popolazione di Soweto risultava di 896.995 persone. Dopo l'accorpamento con Johannesburg, oggi si stima che a Soweto vivano circa 500,000 abitanti (il 65% della popolazione di Johannesburg).
fonti: wikipedia, Baraccopoli, Rocinha, Dharavi, Soweto - foto: Rocinha, Rio de Janeiro, wikimedia commons
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