Per la produzione agricola vengono utilizzate l’11 per cento circa delle terre emerse del pianeta. Mentre però in America Latina, nell’Africa sub sahariana e in alcune nazioni dell’Asia orientale esiste ancora qualche possibilità di espandere le terre coltivabili, non c’è praticamente più terra disponibile per l’espansione delle attività agrarie nell’Asia meridionale, nel vicino oriente e nel Nord Africa.
Il terreno arabile per persona si sta riducendo. Nei paesi in via di sviluppo, per esempio, è passato da 0,32 ettari/persona nel periodo 1961-1963 a 0,21 nel periodo 1997-1999, e si prevede che per l’anno 2030 sia destinato a diminuire ulteriormente, raggiungendo quota 0,16 ettari/persona.
Con oltre un milione e mezzo di km2 di area coltivabile, dalle ultime rilevazioni datate 2012, è l'India il Paese con la più grande area coltivabile al mondo, seguita dagli USA e dalla Russia; quindi Unione europea, Cina e Brasile, Australia Canada, Argentina e Nigeria.
Il terreno arabile per persona si sta riducendo. Nei paesi in via di sviluppo, per esempio, è passato da 0,32 ettari/persona nel periodo 1961-1963 a 0,21 nel periodo 1997-1999, e si prevede che per l’anno 2030 sia destinato a diminuire ulteriormente, raggiungendo quota 0,16 ettari/persona.
Con oltre un milione e mezzo di km2 di area coltivabile, dalle ultime rilevazioni datate 2012, è l'India il Paese con la più grande area coltivabile al mondo, seguita dagli USA e dalla Russia; quindi Unione europea, Cina e Brasile, Australia Canada, Argentina e Nigeria.
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