In Italia, ogni secondo spariscono quattro metri quadrati di suolo sotto una colata di cemento. Fanno circa 35 ettari al giorno, una calamità non naturale ma inesorabile che in soli due anni ha ricoperto 250 chilometri quadrati di territorio.
Dal rapporto Ispra 2016 sul consumo di suolo in Italia (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), emerge che dei dieci comuni con la maggiore percentuale di suolo consumato otto sono nel Napoletano. Il record spetta alla cittadina di Casavatore, meno di 19mila abitanti, con quasi il 90 per cento di suolo sigillato. Secondo posto per il comune di Fiera di Primiero, che è stato il secondo comune più piccolo d’Italia, poi ci sono Lissone, nella provincia di Monza Brianza, con oltre il 71 per cento del terreno ormai occupato da costruzioni e infrastrutture, e Lallio, nel Bergamasco, dove la colata si è presa in silenzio più del 63 per cento del territorio.
Dal rapporto Ispra 2016 sul consumo di suolo in Italia (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), emerge che dei dieci comuni con la maggiore percentuale di suolo consumato otto sono nel Napoletano. Il record spetta alla cittadina di Casavatore, meno di 19mila abitanti, con quasi il 90 per cento di suolo sigillato. Secondo posto per il comune di Fiera di Primiero, che è stato il secondo comune più piccolo d’Italia, poi ci sono Lissone, nella provincia di Monza Brianza, con oltre il 71 per cento del terreno ormai occupato da costruzioni e infrastrutture, e Lallio, nel Bergamasco, dove la colata si è presa in silenzio più del 63 per cento del territorio.
fonti: il manifesto, Costruzioni, la follia costa 800 milioni l’anno; il fatto quotidiano, Consumo del suolo, ogni anno il cemento ci costa 538 milioni di euro. L’Ispra: “Ma è una sottostima” - foto: pixbay
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