Lettera43.it ha stilato una mappa, Stato per Stato, aggiornata al 2014 e basata sui dati Sipri (Stockholm International Peace Research Institute), una delle fonti più affidabili per quanto riguarda le spese militari. L’analisi include aerei, sistemi di difesa, artiglieria, missili, satelliti di ricognizione, navi. Mentre equipaggiamento militare e armi di piccolo taglio non sono inclusi.
Tra i 15 Paesi con le uscite militari più alte al mondo - che non sempre coincidono con quelli con la più grande esportazione di armi o dall'esercito più potente al mondo - gli Stati Uniti sono al primo posto, seguiti da Cina, Russia e Arabia Saudita.
L’Italia si piazza al 12esimo posto per spese nel campo militare, con un totale di 23,29 miliardi di euro. Rispetto agli anni precedenti c’è una leggera diminuzione (tendenza iniziata nel 2008, dove il dato toccava i 28,15 miliardi). In totale, nel 2014 l’Italia ha destinato alle spese militari l’1.5% del Pil. Nello specifico, per quanto riguarda il rifornimento delle armi, nel 2014 sono stati spesi 151 milioni di dollari (circa 134 milioni di euro). Di questi, 110 milioni di dollari equivalgono alla cifra corrisposta agli Stati Uniti in cambio di armi mentre, a seguire, 20 milioni sono andati a Israele, 12 al Regno Unito e 10 alla Francia.
Tra i 15 Paesi con le uscite militari più alte al mondo - che non sempre coincidono con quelli con la più grande esportazione di armi o dall'esercito più potente al mondo - gli Stati Uniti sono al primo posto, seguiti da Cina, Russia e Arabia Saudita.
L’Italia si piazza al 12esimo posto per spese nel campo militare, con un totale di 23,29 miliardi di euro. Rispetto agli anni precedenti c’è una leggera diminuzione (tendenza iniziata nel 2008, dove il dato toccava i 28,15 miliardi). In totale, nel 2014 l’Italia ha destinato alle spese militari l’1.5% del Pil. Nello specifico, per quanto riguarda il rifornimento delle armi, nel 2014 sono stati spesi 151 milioni di dollari (circa 134 milioni di euro). Di questi, 110 milioni di dollari equivalgono alla cifra corrisposta agli Stati Uniti in cambio di armi mentre, a seguire, 20 milioni sono andati a Israele, 12 al Regno Unito e 10 alla Francia.
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