Le migrazioni rappresentano oggi un fenomeno globale che nel 2014, secondo l’Unhcr - l’Alto commissariato dell’Onu per i rifugiati - dal primo gennaio ha interessato oltre 348.000 persone in tutto il mondo, la maggior parte delle quali ha avuto come destinazione l’Europa.
Il mar Mediterraneo rappresenta il tragitto più pericoloso al mondo per il traffico dei migranti. Delle quasi 4.300 persone che nel corso del 2014 hanno perso la vita nella speranza di salvarsi da guerre, fame e persecuzioni, almeno 3.419 sono morte proprio nel tratto di mare compreso tra l’Africa e le coste italiane e l’80% di queste sono salpate dalla Libia. Una tragedia dovuta anche al fatto che l'Europa è circondata da alcuni dei principali conflitti in corso: quello libico a sud, in Ucraina a est e la guerra in Siria e Iraq a sud-est.
Tra le principali rotte marittime percorse dai migranti, dopo il Mediterraneo l’Unhcr calcola che nella regione del Corno d’Africa siano state 82.680 le persone che da gennaio alla fine di novembre hanno attraversato il Golfo di Aden e il Mar Rosso (242 le persone morte nel tentativo) seguendo al rotta che dall’Etiopia e dalla Somalia conduce in Yemen e poi nei paesi del Golfo Persico. 54.000 sono invece le persone in fuga da Bangladesh e Myanmar dirette verso la Thailandia, la Malesia o l’Indonesia (450 delle quali sono morte). 4.475, infine, quelle partire dai Caraibi (71 decessi).
Il mar Mediterraneo rappresenta il tragitto più pericoloso al mondo per il traffico dei migranti. Delle quasi 4.300 persone che nel corso del 2014 hanno perso la vita nella speranza di salvarsi da guerre, fame e persecuzioni, almeno 3.419 sono morte proprio nel tratto di mare compreso tra l’Africa e le coste italiane e l’80% di queste sono salpate dalla Libia. Una tragedia dovuta anche al fatto che l'Europa è circondata da alcuni dei principali conflitti in corso: quello libico a sud, in Ucraina a est e la guerra in Siria e Iraq a sud-est.
Tra le principali rotte marittime percorse dai migranti, dopo il Mediterraneo l’Unhcr calcola che nella regione del Corno d’Africa siano state 82.680 le persone che da gennaio alla fine di novembre hanno attraversato il Golfo di Aden e il Mar Rosso (242 le persone morte nel tentativo) seguendo al rotta che dall’Etiopia e dalla Somalia conduce in Yemen e poi nei paesi del Golfo Persico. 54.000 sono invece le persone in fuga da Bangladesh e Myanmar dirette verso la Thailandia, la Malesia o l’Indonesia (450 delle quali sono morte). 4.475, infine, quelle partire dai Caraibi (71 decessi).
fonti: il manifesto, Migranti, è il Mediterraneo la rotta più pericolosa del mondo - foto: Mar Mediterraneo visto dalla Tunisia, wikimedia commons
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