Nel corso del ventennio che va dal 1993 al 2012, lo Stato italiano ha erogato quasi 240 milioni di euro ai giornali di partiti politici. Ad oggi, i giornali che hanno ricevuto più fondi pubblici sono quasi tutti falliti, o sopravvivono solamente nella loro versione online.
Un'analisi di OpenPolis sui fondi statali dedicati all’editoria dal 1993 a oggi stila la classifica dei maggiori fruitori. Al primo posto L’Unità, che dal 1993 a oggi ha incassato €54.448.646,04, e che da agosto di quest’anno ha terminato le pubblicazioni. Secondo posto per La Padania, € 34.074.682,4, che a novembre ha annunciato l’avvio della cassa integrazione per tutti i suoi dipendenti e la chiusura della testata (stampa e web) dal 1° dicembre 2014. Al terzo posto Liberazione, con € 31.990.321,13 dal 1993 a oggi, pubblicazione cartacea terminata nel 2012 e quella digitale nel 2014. Quindi Europa, Secolo d'Italia, Notizie Verdi, Cronache di Liberal, La Discussione, Zakunft in Sudtirol e Rinascita della Sinistra.
Un'analisi di OpenPolis sui fondi statali dedicati all’editoria dal 1993 a oggi stila la classifica dei maggiori fruitori. Al primo posto L’Unità, che dal 1993 a oggi ha incassato €54.448.646,04, e che da agosto di quest’anno ha terminato le pubblicazioni. Secondo posto per La Padania, € 34.074.682,4, che a novembre ha annunciato l’avvio della cassa integrazione per tutti i suoi dipendenti e la chiusura della testata (stampa e web) dal 1° dicembre 2014. Al terzo posto Liberazione, con € 31.990.321,13 dal 1993 a oggi, pubblicazione cartacea terminata nel 2012 e quella digitale nel 2014. Quindi Europa, Secolo d'Italia, Notizie Verdi, Cronache di Liberal, La Discussione, Zakunft in Sudtirol e Rinascita della Sinistra.
fonti: openpolis, Prendi i soldi e scappa. Lo Stato finanzia giornali di partito che poi falliscono - foto: flickr
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