Reporter senza frontiere è un'organizzazione non governativa, che ha come obiettivo la difesa della libertà di stampa, e pubblica ogni anno la Classifica della Libertà di Stampa tra i paesi del mondo, ma anche un rapporto annuale sui giornalisti uccisi nel mondo.
Nel 2014 sono stati uccisi 66 giornalisti in tutto il mondo, meno dell’anno precedente; nell'ultimo decennio sono stati 720 i giornalisti caduti sul lavoro. Il paese più pericoloso per i giornalisti è stato la Siria dove sono morti 15 reporter, durante il conflitto nella Striscia di Gaza sono morti sette giornalisti. I posti più pericolosi per esercitare la professione, dopo la Siria, ad oggi sono Palestina, Ucraina, Iraq e Libia.
Cifre diverse ma medesima geografia quelle della Federazione Internazionale dei Giornalisti: per la FIG nel 2014 sono stati uccisi in tutto il mondo 118 tra giornalisti e operatori dei media. Il Pakistan e la Siria sono stati i Paesi più letali.
Nel 2014 sono stati uccisi 66 giornalisti in tutto il mondo, meno dell’anno precedente; nell'ultimo decennio sono stati 720 i giornalisti caduti sul lavoro. Il paese più pericoloso per i giornalisti è stato la Siria dove sono morti 15 reporter, durante il conflitto nella Striscia di Gaza sono morti sette giornalisti. I posti più pericolosi per esercitare la professione, dopo la Siria, ad oggi sono Palestina, Ucraina, Iraq e Libia.
Cifre diverse ma medesima geografia quelle della Federazione Internazionale dei Giornalisti: per la FIG nel 2014 sono stati uccisi in tutto il mondo 118 tra giornalisti e operatori dei media. Il Pakistan e la Siria sono stati i Paesi più letali.
fonti: internazionale, Nel 2014 sono stati uccisi 66 giornalisti; askanews, Nel 2014 uccisi nel mondo 118 giornalisti - foto: wikimedia commons
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