20 febbraio 2015

la maggiore libertà economica al mondo

La Heritage Foundation, il principale think tank conservatore americano, e il Wall Street Journal, promuovono periodicamente l'Index of Economic Freedom, rapporto che classifica le libertà economiche del mondo giunto quest'anno alla ventesima edizione. L'Istituto Bruno Leoni, che cura l'indice delle liberalizzazione confrontando i paesi europei più economicamente liberi, ne riassume i dati.
Al mondo, i Paesi più economicamente liberi restano Hong Kong (seppure in calo rispetto alla precedente rilevazione) e Singapore (stabile), con un punteggio prossimo a 90 su 100. I primi due sono seguiti da Nuova Zelanda (in crescita), Australia e Svizzera (queste due in calo), sopra gli 80 punti; quindi Canada, Cile, Estonia, Irlanda e Mauritius, compresi tra 76 e 80 come punteggio. Per la prima volta, gli Stati Uniti non figurano fra i primi dieci Paesi per libertà economica (sono al 12° posto su 178 Pesi censiti). L'Italia compare all'80° posto della classifica, sotto l'indice "moderatamente libera" (con punteggio 61.7 su 100). Prima di lei, in Europa, Francia, Montenegro, Portogallo, Albania, Romania, Bulgaria, Ungheria, Macedonia, Slovacchia, Spagna, Cipro, Polonia, Belgio, Austria, Norvegia, Islanda, Repubblica Ceca, Svezia, Lussemburgo, Finlandia, Olanda, Germania, Regno Unito. I peggiori al mondo Corea del Nord, Cuba e Venezuela.

fonti: heritage, Index of economic freedom; Istituto Bruno Leoni Libertà economica, l’Italia sempre ferma - foto: Hong Kong, wikimedia commons

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