Negli ultimi anni, l'astensione in Italia è in costante aumento, almeno a partire dagli anni '70, ma rispetto agli altri paesi europei la situazione non è delle peggiori, se confrontiamo l'astensionismo in Italia con quello degli altri nelle utlime tornate elettorali.
Prendendo ad esempio le ultime elezioni amministrative per Paese, in Belgio nel 2010 ha votato l'89.22% degli aventi diritto, in Svezia nello stesso anno l'84.63% e in Austria nel 2008 l'81.71%. Dal lato opposto, la Romania nel 2012 ha segnato il record negativo del 41.76%, l'Ungheria nel 2010 il 46.66% e la Polonia, nel 2011, ha visto votare solo il 48.92% degli aventi diritto.
L'Italia, dopo il quarto posto della Norvegia (76,37% nel 2009), si colloca al quinto posto con un 75,19% degli aventi diritto al voto nelle amministrative del 2013.
Prendendo ad esempio le ultime elezioni amministrative per Paese, in Belgio nel 2010 ha votato l'89.22% degli aventi diritto, in Svezia nello stesso anno l'84.63% e in Austria nel 2008 l'81.71%. Dal lato opposto, la Romania nel 2012 ha segnato il record negativo del 41.76%, l'Ungheria nel 2010 il 46.66% e la Polonia, nel 2011, ha visto votare solo il 48.92% degli aventi diritto.
L'Italia, dopo il quarto posto della Norvegia (76,37% nel 2009), si colloca al quinto posto con un 75,19% degli aventi diritto al voto nelle amministrative del 2013.
fonti: wikipedia, Astensionismo in Italia; i mille, La mappa dell’astensione - foto: wikimedia commons
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